data atto: 1632/11/07
sito in:
in villa Rii, Vicariatus Clavari, videlicet in platea domus ruris heredum quondam magnifici Octavii Ravascherii loco ubi dicitur dall’Acqua
Regesto:
Antonio Pichetto fu Agostino e Battista e Domenico suoi figli vendono a maestro Nicolò Cassinello fu Lorenzo una terra con case posta nella villa di San Salvatore di Lavagna ( … quandam terram sitam in villa Sancti Salvatoris Capelle Lavanie Vicariatus Clavari, arborata de olivis, vineis, castaneis et aliis, vocatam Cortinella, il Bosco et la Piana, cum duabus domibus et furno in quibus adsunt tina una, metretam duedecim et dolium metretaum sex, cui coheret superius altera terra dicti Antonii vocata La Caneva mediante via del Campasso et partim heredum quondam Baptiste Ritii et partim heredum quondam Thome Landò, inferius fossatus, ab uno latere heredum quondam Iacobi landò et partim Valleta etab alio latere Communalia dicte ville et partin dicti quondam Thome Landò … ), che è la stessa che Nicolò vendette ad Antonio per 1.900 lire nel 1610, sottoposta all’obbligo di un annuo censo di 30 lire da corrispondere alle monache di Santa Brigida di Genova ossia a patrone Benedetto Noceto fu Bernardo loro cessionario, per il prezzo che dichiareranno gli estimatori, che verrà compensato con il debito dei venditori verso l’acquirente per il prezzo della vendita del 1610. I venditori manterranno il possesso della terra venduta sino a totale pagamento del prezzo che sarà stabilito. L’atto è stipulato con il consenso di Nicoletta fu Matteo Bolleri moglie del detto Battista e di Marietta fu Paolo Bolleri moglie di detto Domenico, le quali rinunciano ai propri diritti dotali sulla terra.
Note:
Copia autentica. L’atto è trascritto su un fascicolo cartaceo di 14 carte, contenente complessivamente 14 atti e racchiuso in una camicia con un altro fascicolo. Cfr. docc. 9 a-p. Sulla camicia è riportata la seguente annotazione: “San Salvatore. 1610 7 marzo ed altri. 1632 7 settembre Ravenna. Antonio Pichetto fu Agostino stato sicurtà a Francesco Costa fu Bernardo per la sicurezza d’uno piano posto in San Salvatore luogo detto Piani di San Martino venduto da lui a Agostino Ravenna quondam Sebastiano, vende una sua terra posta in San Salvatore detta Cortinella, in cui resta fondata l’ipoteca di detta sicurtà ed altre scritture concernenti a detta terra detta Cortinella”.